Percorsi lungo il boscoso versante
che dalla dorsale tra l'Alpe Pra e il Monte Spigo scende verso il Rio Valgrande, alla ricerca di vecchi sentieri (ormai in parte scomparsi) che collegavano gli alpeggi della zona, da tempo abbandonati...
Dicembre 2011
Una visita più recente in questa zona (dicembre 2017), su :
questa pagina.
- All'Alpe Ucciascia - Il percorso :
Si tratta di un percorso ad anello con partenza e arrivo lungo la stradina asfaltata che da
Ponte Casletto sale a
Cicogna, sul fianco della strada dove è attualmente presente uno dei vecchi cartelli indicatori bianchi (con le scritte ormai sbiadite...), sale un sentiero che dopo pochi metri si biforca, in piano entra nella valle un vecchio sentiero per
Montuzzo che si percorrerà al ritorno, sulla destra sale il sentiero-mulattiera che permette di raggiungere
Cicogna a piedi evitando di camminare lungo la strada asfaltata.
Il sentiero si trasforma presto in una bella mulattiera, si incontrano i ruderi di quella che doveva essere una Cappella [foto
1] (forse la
Cappella dei Funtenéi del Nüss...) e si sbuca sulla stradina che porta a
Corte Merina poco prima di
Cicogna.
Da
Cicogna si segue il sentiero
che sale all'
Alpe Pra, giunti a un bivio (nella zona del
Bariel, vedi anche
questa pagina), si sale sulla sinistra raggiungendo la dorsale nella zona chiamata
Puzz Sec, dalla baita isolata a 931 m. si segue il sentiero che traversa tra le rocce entrando nella valle.
Nella prima parte il sentiero è ancora ben visibile, si traversa lungo il versante roccioso scendendo verso la zona boscosa, in seguito la traccia si fa discontinua e poi quasi scompare, si trovano saltuariamente dei segni di vernice rossa che indicano il percorso; si supera un passaggio su roccia dove si trovano ancora i resti delle vecchie pontegge [foto
8], e si arriva nel tratto dove il percorso è più incerto, bisogna scendere lungo il ripido versante boscoso per aggirare lo sperone roccioso che scende sulla destra, una volta giunti alla sua base (qui arrivava anche un sentiero da
Strusa), si traversa e poi si risale arrivando ad uno sperone (dove si ritrovano i segni di vernice), qui una traccia traversa verso la valle che scende dal versante sud del
Monte Spigo.
Passato il canale si risale sul versante opposto dove si trovano, oltre ai segni di vernice rossa, anche altri di colore azzurro; conviene cercare sempre i segni di vernice, anche se a volte non seguono il tracciato del vecchio sentiero... e dopo una ripida salita si raggiungono i ruderi dell'
Alpe Ceresa a circa 999 m. salendo poi ulteriormente lungo la dorsale si trovano i ruderi ormai azzerati di altre baite e alcuni terrazzamenti.
Poco più in basso si ritrova la traccia che supera una valletta e in breve giunge all'Alpeggio di Ucciascia a 1008 m. (Ucciasi sulla Mappa Rabbini) sorprendente trovare un così gran numero di baite tutte raggruppate un questo luogo... segno che un tempo numerose famiglie venivano qui, avendo a disposizione i pascoli di questo versante che il bosco ha ormai riconquistato...
Dall'Alpe Ucciascia si scende la dorsale (qualche ometto) raggiungendo l'Alpe Vota a 872 m. (La Vota) sotto l'alpeggio si trova il sentiero segnalato che da Velina/Baserga torna verso Cicogna.
Ritornando verso sud si incontrano Uccigiola 749 m. e poi l'Alpe Crosone, le cui baite si trovano dai 614 ai 680 m. di quota, e infine si giunge a Montuzzo (Montuzza), il più "famoso" e importante alpeggio di questa zona, qui si lascia il sentiero segnalato e si scende tra le baite per poi traversare sulla sinistra alla ricerca (tra i numerosi terrazzamenti), del vecchio sentiero che ritorna verso la stradina asfaltata di Cicogna.

All'inizio il sentiero è poco visibile, anche per la presenza dei vari muretti dei terrazzamenti... superato un canale, si arriva ad una caratteristica Cappella ancora in discreto stato di conservazione, si era ipotizzato che fosse la Cappella della Risciâ Granda, ma non ci sono state conferme a riguardo...
Era presente un tempo un'altra Cappella situata probabilmente proprio all'inizio di questo sentiero dove ora passa la strada, si trattava di una grossa costruzione con un porticato dove ci si fermava un momento a riposare al ritorno dai luoghi di lavoro, anch'essa era chiamata Cappella della Risciâ, la risciâ è un termine che si riferisce ai ricci delle castagne, alberi che si trovano ancora numerosi in questa zona e che erano una importante fonte di sostentamento per gli abitanti della zona.
Si continua lungo il sentiero-mulattiera che traversa il fianco della montagna con qualche bel scorcio panoramico verso i Corni di Nibbio e il Lesino, e anche verso il Rio Valgrande che scorre in basso, un percorso che ha richiesto un notevole lavoro per la sua realizzazione, lunghi tratti sono sostenuti da muretti in buona parte ancora in discrete condizioni, infine si arriva al punto di partenza sulla strada che sale a Cicogna.
Per questo giro circa 6 ore - difficoltà
EE (Avvertenze...)
- All'Alpe Strusa - Il percorso :
Da
Cicogna si segue il sentiero segnalato per Montuzzo, prima di giungere al nucleo principale del Corte, vale sempre la pena di visitare il torchio ancora in buone condizioni di conservazione; giunti a
Montuzzo si sale tra la baite verso il bosco soprastante, lungo tutto il pendio si trovano i muretti dei terrazzamenti che erano presenti su buona parte di questo versante, segno della notevole attività e presenza dell'uomo nel passato.
In breve si arriva ai ruderi di
Strusa a circa 740 m. di quota (qui verso nord saliva un sentiero per
Ucciascia, vedi il percorso sopra descritto); sulla cartina IGM sono presenti due sentieri che salgono verso la dorsale del
Puzz sec, ma sono in buona parte scomparsi... si trovano invece diverse tracce di passaggio degli animali.
Il percorso lungo questo versante non presenta comunque eccessive difficoltà, si trovano solamente alcuni salti rocciosi che si possono aggirare; si sale su terreno ripido nel bosco e poggiando verso destra si supera un primo canale, in seguito sempre verso destra si traversa un secondo canale dove si ritrova qualche traccia del vecchio sentiero (poco dopo si vedono più in basso i ruderi di una baita a circa 810 m.), proseguendo la salita verso la dorsale si trova una buona traccia che porta nella zona del
Puzz sec.
Qui si può seguire in discesa verso
Cicogna il percorso fatto in salita nel giro descritto ad inizio pagina, una alternativa (seguita in questa occasione, più piacevole e panoramica), sale prima in direzione sud sulla sommità del
Mött de la Crúus (così chiamato perchè un tempo era presente una croce), si segue la crestina che scende dalla parte opposta fino a un incrocio di sentieri (sulla destra scende un sentierino che porta verso la Cappelletta che si incontra all'inizio del percorso da Cicogna a Montuzzo), scendendo invece verso sinistra, in breve si arriva a
Corte Merina e poi a
Cicogna.
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- Ritorno all'Alpe Ucciascia (ottobre 2015) :
Ritorno (con Fiorenzo), per una nuova visita alla zona dell'Alpe Ucciascia, raggiunta questa volta lungo la "via normale" che sale dall'Alpe Vota.
Dall'eliporto di Cicogna si segue il frequentato sentiero che traversa lungo il versante sinistro orografico della valle passando da Montuzzo, Crosone e Uccigiola.
Si giunge così sulla dorsale che sale all'Alpe Vota (su alcune cartine, il sentiero traversa Vota, ma in realtà prosegue circa 50 metri sotto le baite che non si vedono...), la dorsale si riconosce da un muretto visibile sulla destra dopo aver risalito, lungo il sentiero segnalato, un tratto su roccette, e comunque prima di raggiungere un canale che, più in basso, si immette nella Val Velina.

Si sale all'inizio su terreno ripido (senza sentiero), e in breve si raggiungono le baite dell'Alpe Vota 872 m. (su una architrave si legge la data 1895, una delle rare incisioni presenti in questa zona...), continuando la salita sulla dorsale, che poi si restringe, si trova una labile traccia di sentiero e alcuni ometti che conducono al poggio di Ucciascia 1008 m. Sempre interessante visitare questo luogo... numerose le baite costruite una accanto all'altra, a testimonianza della frequentazione di questa zona nel passato, oggi ormai il bosco ha ripreso il sopravvento.
Salendo ancora per un tratto la dorsalina a monte dell'alpeggio, si trova poi sulla sinistra un largo sentiero che sale e traversa nella bella faggeta, sentiero che portava ai pascoli superiori e verso la zona dell'Alpe Belmello (vedi : questa pagina).
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