- Il percorso : (difficoltà EE) :
Giunti nel poco pronunciato solco del Rio del Teu (da Pianezza oppure, come in questa occasione lungo il sentiero da La Piana), qui a volte è possibile trovare l'acqua, ma più spesso il rio è asciutto; in questa occasione sono risalito sul suo versante sinistro orografico per poi più in alto, passare sul versante opposto ma il percorso non è mai obbligato.
Si trova nella parte iniziale un muretto [foto 7] che dovrebbe essere quello che rimane di una carbonera, gradualmente si abbandona la zona con i radi alberi e sui ripidi pendii erbosi ci si dirige verso l'imponente parete rocciosa sulla sinistra [foto 13, 18], prima di raggiungerla, vale la pena di traversare lungo alcune cenge
erbose sulla sinistra per portarsi su una bella crestina panoramica dove si ha una bella vista sul versante che sale da Colloro e gli alpeggi sottostanti la Colma (solo Stavelli e La Motta rimangono nascosti dai contrafforti rocciosi che salgono verso la quota 1718 m.).
Ritornati sotto la parete principale si raggiunge la sua base a circa 1600 m. dove si trovano resti di muretti [foto 33, 41 e 42], questa non si può definire una balma, ma è una parete aggettante (una gronda) che offre riparo, molto simile a quella che si trova non lontano da qui più in basso nella zona dell'Alpe Basciot, la Grunda del Fiurenz (vedi : questa pagina).
Traversando sulla sinistra sempre sotto la parete, si trovano altri resti di muretti e una piazzola, nella roccia si vedono alcune piccole grotte che potrebbero essere naturali, ma è anche possibile che fossero degli "assaggi" per la ricerca di minerali, infatti qui si possono ammirare delle interessanti formazioni rocciose, vedi le foto da 35 a 40.
Ritornati al largo canale, si risale il pendio erboso che porta al colletto sulla dorsale che poi sulla destra sale alla quota 1827 m. questo era il programma, ma a circa 1620 m. ho trovato i resti di un vecchio sentiero [foto 48] che traversava sulla sinistra, e naturalmente era più interessante seguirlo...
Si traversa sulla sinistra in salita seguendo cenge e pendii erbosi, qui però non ho trovato altri resti del sentiero, può essere che fosse un percorso diretto verso i prati intorno alla quota 1718 m. che in breve si raggiunge, qui ci si trova sopra ai salti rocciosi che si vedono dalla strada che sale a La Piana guardando sulla destra [foto 80], anche questo è un bel punto panoramico.
Si risale la dorsale fino alla quota 1718 m. poi per scendere al colletto successivo si aggira una salto roccioso sulla sinistra (nord) [foto 65], dal colletto si può risalire alla quota 1827 m. ma, vista la presenza della nebbia e il fatto che l'avevo visitata altre volte (vedi anche questa pagina), ho preferito traversare sul suo versante nord seguendo una lieve traccia di passaggio di animali.
Giunto sulla dorsale che poi continua verso il Moncucco [foto 69], ho traversato in discesa in direzione della faggeta [foto 61 e 70] posta sopra l'Alpe Cortevecchio, si traversano alcuni canalini e con percorso a tratti "scomodo" si raggiunge il bosco dove, scendendo sulla sinistra, si trova la traccia del sentiero che porta all'Alpe Cortevecchio 1448 m.
Dall'alpe si segue il sentiero che in breve raggiunge la larga traccia del sentiero per la Colma nei pressi della nuova fontana, realizzata nel 2014, dal Gruppo Alpini di Premosello.
Ottobre 2015
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