- A Balmaliui : (Avvertenze...)
All'
Alpe La Motta oltre le ultime baite, pochi metri dopo la fontana, una traccia sale sulla sinistra per poi proseguire nel bosco (qui passa anche il tubo che porta l'acqua all'Alpe), arrivati in prossimità del torrente di fronte ad una cascata (qui si può traversare per salire all'
Alpe La Balma), si lascia la traccia salendo sulla sinistra, poi seguendo labili tracce di passaggio si sale sempre sulla sinistra raggiungendo dei piccoli ripiani dove si trovano resti di antichi muretti addossati alla parete.
Non sono delle vere e proprie balme, ma solo dei ripari molto spartani per dei pastori che sembra vivessero qui in tempi remoti con le loro capre...
Il posto è comunque interessante, solitario e appartato, vicino al canale che scende dalla cresta sud della
Cima Saler dove l'acqua forma due belle cascate, e a monte sovrastato da pareti rocciose verticali che scendono dal versante sud-ovest della
Rossola.
Alle spalle sale ripida una dorsale in parte boscosa, qui si trovano segni di tagli col falcetto che conducono prima ad un piccolo poggio con bella vista sul versante sud-ovest della
Punta della Rossola [
foto 9], poi si sale sulla sinistra lungo un canalino (ripido e infido, utile la corda per la discesa...), che conduce alla cresta proprio a picco sopra
La Motta [
foto 10].
Qui si può continuare, su un percorso impegnativo, lungo la cresta sud della
Cima Saler (vedi :
questa pagina).
Per arrivare alla zona dei
Balmaliui, dal canale principale che scende dalla cresta tra la Rossola e la Cima Saler, si sale su una rampa erbosa ben visibile sulla destra [
foto 12], poco sopra si trovano ancora resti di una "scaletta" [
foto 13], per agevolare il passaggio su una piodata, più avanti i resti di un altro muretto, in queste zone salivano gli alpigiani a falciare l'erba...
Si continua a salire traversando un canalino sulla destra, dove si trova una cengia erbosa [
foto 14], che permette di arrivare al poggio (a circa 1480 m.), dove si trova una croce posta a ricordo di un cacciatore caduto dalle vicine rocce; in questa zona si trovano alcuni ripari chiamati
Balmaliui; Le origini di questo toponimo sono incerte, qualcuno collega il termine
liui a leoni, ma forse è più verosimile che sia riferito a lupi, erano "balme da lupi"...
Sulla sinistra, nel canale che scende dalla
Punta della Rossola, l'incessante lavoro dell'acqua ha lisciato e modellato la roccia, questa zona è chiamata
Sass mulinatt...
Da qui, con una salita impegnativa e faticosa, si può arrivare sulla
Punta della Rossola (vedi
questa pagina).
Ritornati vicino al canale dove arriva il tubo che porta l'acqua a la Motta, si può traversare e salire all'
Alpe La Balma 1190 m. (qui ci si arriva un poco più comodamente dal sentiero per la
Colma), anche quest'Alpe è abbandonato ed è raramente visitato dagli escursionisti...