Albero caducifoglie (che perde le foglie durante la stagione invernale), che può essere alto oltre 25 metri, sul fusto e sui rami sono presenti delle lunghe spine; le foglie picciolate sono alterne, imparipennate, composte de una quindicina di foglioline di forma ovale o ellittica, con la pagine superiore verde lucida e quella inferiore opaca.
L'infiorescenza è un caratteristico fitto racemo pendente all'ascella delle foglie, che porta qualche decina di fiori bianchi dal calice arrossato; i frutti sono dei legumi simili a dei fagioli, fiorisce da aprile a maggio e vive fin verso i 1000 metri di quota.
Pianta originaria dell'America settentrionale che si è diffusa in tutte le regioni italiane diventando quasi infestante; tutte le parti della pianta sono tossiche, a parte i fiori che vengono usati per marmellate e liquori, e da cui deriva un buon miele.
L'etimologia del nome del genere deriva dai giardinieri francesi Jean e Vespasien Robin, quest'ultimo impiantò nel 1635 il primo esemplare di questa specie in Europa.
Il termine Acacia deriva dal greco Akis = spina.