- Il percorso : (Avvertenze...) - Difficoltà EE/F
Da Cuzzago si segue il sentiero descritto in : questa pagina fino al bivio dove si lascia il percorso che segue la mulattiera militare, e si continua invece lungo il sentiero sulla destra che prima traversa in piano verso sud e poi sale nel bosco, il percorso non è sempre evidente ma si trovano numerose tracce del vecchio sentiero che portava agli alpetti posti su questo versante della montagna, e sono comunque presenti anche segni di vernice rossa e tagli col falcetto che aiutano a seguire la giusta via.
Si incontrano lungo il percorso i ruderi di alcune piccole baite abbandonate da lungo tempo, come il Curt del Brugn e Sostenna (Sostenna da alcuni è erroneamente collocato nella Valle di Nibbio...); alcuni tratti del sentiero sono ripidi, e si arriva sulla dorsale posta tra i canali del Riale Balangeri (a nord), e il Riale Pianezza (a sud), qui un vecchio sentiero traversava la valletta del Riale Pianezza verso il Mot Gianin; un altro sentiero riportato sulla cartina IGM, segue la dorsale/cresta aggirando alcune asperità e traversando sotto le rocce del Pizz d'la Vugia, scende verso il Mot Gianin.
Seguire la crestina è più interessante ma anche più impegnativo se si cerca di tenere il filo di cresta (la difficoltà può essere valutata F in questo caso), arrivato sotto un primo risalto roccioso lo si aggira sulla destra su una cengia e poi si risale sulla sinistra (molto ripido), prima su erba e poi su roccette arrivando al bel poggio panoramico de il faggio ca. 1170 m. così è chiamato dai cacciatori della zona, punto strategico dove appunto si trova un gruppo di tre alberi uniti alla base che sono ben visibili anche da lontano.
Dal faggio si scende per pochi metri e si riprende la crestina, con qualche passaggio di arrampicata si continua con percorso sempre panoramico arrivando verso i 1250 m. di quota sotto le prime rocce verticali dei contrafforti del Pizz d'la Vugia; qui si scende traversando verso la dorsale che sale dal Sasso Grande, scendendo tra la vegetazione si trovano a circa 1150 m. i ruderi di un baitello, in seguito si arriva sopra un salto roccioso che si supera scendendo sulla destra (nord), si può scendere anche sulla sinistra trovando un canalino molto ripido dove è installato un lungo cavo [foto 28], ma questo è utile solo se si ha intenzione di scendere nel canale della Valle di Nibbio.
Si continua la discesa passando dal Mot Gianin 1049 m. altro bel punto panoramico, in seguito si passano i ruderi dell'Alpe del Sasso Grande il quale viene raggiunto poco dopo a circa 892 m. ancora un bel poggio panoramico, in particolare spostandosi verso sud, verso la Valle di Nibbio e il Lesino.
Dal Sasso Grande si segue il sentiero che, traversando a mezzacosta, scende verso Cuzzago sbucando sulla stradina sterrata percorsa all'inizio, alcuni tratti di questo sentiero possono risultare poco visibili, nascosti dalla vegetazione invadente.
Lungo il percorso NON si trova acqua.
Da Cuzzago alla quota 1250 m. circa 3 ore e 15 minuti.
Circa 2 ore e mezza per la discesa passando dal Sasso Grande.
Maggio 2011
immagini ↑→
Foto e testi © www.in-valgrande.it (E-mail)