Il luogo di partenza di questa salita è l'
Alpe Cuelta, raggiunta il giorno precedente dall'
Alpe Riazzoli seguendo il percorso descritto in :
questa pagina, ma naturalmente il percorso più comodo per raggiungere l'alpe (vedi anche la pagina dell'
Alpe Cuelta), scende dalla
Bocchetta di Vald e segue il sentiero segnalato verso In la Piana, raggiunto il punto di congiunzione tra il Rio Biordo e il Rio della Val Rossa, si guada il
Rio Biordo e traversando in leggera salita, in poco tempo si raggiunge la zona dell'
Alpe Cuelta a circa 1150 m.
Dall'
Alpe Cuelta si scende a traversare il
Rio di Vald e risalendo il versante opposto si raggiunge la dorsale boscosa che si risale per la massima pendenza, il terreno è molto ripido ma senza difficoltà, e si arriva sopra al primo risalto roccioso visibile dall'Alpe Cuelta [foto
1], il percorso continua salendo sul pendio boscoso a sinistra dei tratti rocciosi da cui si hanno delle belle vedute panoramiche verso il
Pedum e i
Corni di Nibbio, e naturalmente verso la sottostante
Costa Mazza.
Proseguendo si giunge verso i 1500 m. a un tratto pianeggiante che precede la salita al risalto più evidente [in secondo piano nella foto
12], visibile anche da Vald di sopra; qui le difficoltà aumentano, si risale su terreno molto ripido tra i larici e i rododendri che rendono disagevole la progressione, ma che forniscono anche degli appigli sicuri...
Giunti sopra al risalto principale si trova una traccia di passaggio dei camosci che sale traversando sul versante della Costa Mazza, è importante trovare (e seguire) questa traccia, altrimenti il percorso diventa ancora più impegnativo e disagevole...
Questo è il tratto più impegnativo, terminato il quale ci si avvicina al punto di congiunzione a 1786 m. della cresta ovest del
Pizzo dei Diosi con la
Costa Mazza che si estende verso sud [foto
24], qui si continua la salita sui pendii erbosi, con percorso ripido ma senza particolari difficoltà.
Salendo il panorama è vasto, dalla cresta del
Pizzo Ragno, al
Pedum, ai
Corni di Nibbio (in questa occasione la foschia e la nuvolosità hanno nascosto in parte il panorama), e si giunge al punto di congiunzione con la cresta nord del
Pizzo dei Diosi che scende verso la
Bocchetta di Vald; la cresta diventa in parte rocciosa e più affilata, qualche tratto si può eventualmente evitare traversando sul versante della
Costa Mazza, e si arriva sulla cima a 2161 m. poco dopo si raggiunge l'anticima sud dove salgono i pendii erbosi del versante di
Straolgio.
Per la discesa ci sono diverse possibilità, se si vuole andare a
Scaredi si può scendere all'
Alpe Straolgio e seguire il sentiero verso la
Cappella di Terza, oppure seguire la cresta passando dal
Pizzo Stagno e dal
Cimone di Straolgio; per andare a Fondighebi in Val Loana, si può anche seguire la cresta est verso il
Pizzo Stagno, e da questa cima continuare lungo la cresta nord che scende alla
Bocchetta di Cavalla, oppure, sempre dal Pizzo Stagno, scendere la dorsale est verso la
Motta della Cavalla (quota 1752 m.) e da qui all'
Alpe Cavalla.
In questa occasione ho invece scelto il percorso più rapido per raggiungere la zona dell'
Alpe Bondolo e la
Valle del Basso, l'evidente canalino dello
Streciun che si trova all'inizio della cresta est del
Pizzo dei Diosi; il canalino non presenta particolari difficoltà, ma bisogna sempre prestare attenzione ai massi (anche quelli di grosse dimensioni), che sono instabili... all'inizio della discesa, solitamente si può trovare dell'acqua che sgocciola dalle rocce sulla sinistra.
Solo la parte terminale del canalino può presentare qualche problema, specie se il terreno è bagnato, per questo è sempre utile avere con
sé uno spezzone di corda...
Giunti alla base (in questa zona è facile ascoltare il tipico fischio di avvertimento delle marmotte...), se si vuole andare alla
Bocchetta di Cavalla, si può anche costeggiare la base delle pareti rocciose di questo versante per poi continuare tra i massi e i rododendri che raggiungono la Bocchetta senza perdere quota; per scendere a
Bondolo e in
Valle del Basso, conviene invece andare dalla parte opposta verso la
Bocchetta di Vald per raggiungere il sentiero, la discesa diretta è più corta, ma non ne vale la pena, sul sentiero si cammina più velocemente e comodamente...