Si parte da
Cuzzego e si segue Via Cardezza (cartelli indicatori e segnavia bianco-rossi), a un bivio (a sinistra si sale a
Cardezza), si va a destra salendo lungo un ripido sentiero che porta a
Buretti 458 m. un minuscolo villaggio ormai abbandonato, continuando si arriva ai prati dell'
Alpe Cortigio (
Corticchio) 722 m. con una bella vista sulla piana Ossolana.
Il sentiero continua raggiungendo poi l'
Alpe Luera 901 m. e arriva ad
Aurinasca dentro 976 m. proseguendo in piano si trovano le baite di
Aurinasca fuori; nel bosco sulla dorsale che sale verso il
Pizzo Colla Bassa ci sono i ruderi di
Aurinasca sopra 1053 m.
[vedi anche la pagina :
Rio di Cuzzego - al Pizzo Colla Bassa].
L'alpeggio, che comprende anche una Cappella restaurata anni fa, è situato in una bella posizione panoramica verso la piana Ossolana e le cime più lontane, verso sud gli aspri crestoni che contornano la
Valle del Rio di Prata dove si trova l'
Alpe Taccarello (vedi
questa pagina).
Il luogo è ancora ben tenuto, nonostante i prati siano circondati dalla vegetazione invadente, felci e rovi in particolare...
Da
Aurinasca si ritorna a
Cortigio e si segue il sentiero (cartello) per
Cardezza, dopo un traverso nel bosco la traccia scende ripida a tornanti verso il solco del
Rio di Cuzzego, superato il quale si trova un bel sentiero che supera un tratto roccioso lungo una cengia per poi entrare nel bosco e uscire sulla stradina asfaltata che arriva da
Cardezza, si va a destra in salita e poi si scende verso il paese.
Dalla Chiesa di
Cardezza si segue la strada che porta al cimitero passando vicino alla caratteristica
Capela dul preu, poi sulla sinistra (cartelli) si continua lungo il sentiero che ritorna a
Cuzzego (vedi anche :
questa pagina).
- link : comune di Beura-Cardezza
immagini ↑→
- La miniera d'oro del Parroco di Cardezza...
Nella zona di Pernetti a cavallo del 1800, il Parroco di Cardezza Don Gilardini,
scoprì un filone aurifero che con l'aiuto di altre persone coltivò per qualche tempo, ma fu poi abbandonato per mancanza di fondi.
La miniera fu comunque sfruttata anche successivamente, lo si capisce guardando i fori rimasti nella roccia sui fianchi della galleria che sono evidentemente fatti con strumenti di epoca recente; la galleria, il cui ingresso è poco visibile a causa della vegetazione, è lunga oltre quaranta metri ed entra nella montagna curvando poi a sinistra, l'imboccatura si è ristretta a causa del materiale che si è accumulato davanti all'ingresso.
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Immagini : Foto e testi © www.in-valgrande.it
Fontana a Cuzzego...