Pianta erbacea perenne che possiede una radice a fittone, il fusto è eretto o ascendente, alta dai 15 ai 40 centimetri, le foglie sono obovate.
L'infiorescenza è composta da fiori penduli di colore giallo-biancastro, con lo stilo che sporge di 1 o 2 millimetri.
Fiorisce a marzo e aprile e vive su terreni umidi, boschi di latifoglie, fin verso i 1300 metri di quota.
Pianta usata in passato nella medicina popolare per le sue proprietà cicatrizzanti ed espettoranti; usata anche per favorire il processo di saldatura delle ossa dopo una frattura.
L'etimologia del nome del genere deriva dal greco symphuò = "io unisco", riferito proprio alle sue proprietà curative delle lesioni e delle fratture.