Qui non erano stati costruiti alpeggi, la zona era probabilmente frequentata solo dai boscaioli, infatti si trovano ancora segni della passata attività, come piazzole per i basamenti delle teleferiche e spezzoni di cavi metallici.
Era invece ben conosciuta dai cacciatori che vi accedevano tramite alcuni passaggi dalla Valfredda, come il Pass dei Selvett in alta Valfredda.
Una buona via di accesso parte dal Lancone di Valfredda percorrendo tra grossi massi il lato destro (idrografico) del torrente; (se è presente molta acqua, nel tratto iniziale si segue un sentierino che sale e traversa in alto sul torrente, per poi scendere su un pendio franoso).
Il tratto iniziale del canale della Val Balm Bert non si può risalire, si parte invece circa un centinaio di metri prima salendo in diagonale su terreno franoso e molto ripido raggiungendo una dorsale (ometti), dove inizia una lieve traccia che porta al canale, raggiungendolo a ca. 860 m. (ometto su un grosso masso).
Si risale il canale aggirando eventualmente alcuni salti, prima sulla destra e poi sulla sinistra; a circa 1000 metri il canale si divide in due, a destra continua roccioso, a sinistra dove scende l'acqua, è possibile risalirlo fino a circa 1200 metri dove si trovano segni della presenza passata dei boscaioli.
Il Balm Bert si raggiunge dove il canale si divide, salendo nel bosco a destra nella zona chiamata Labiotta, toponimo riportato dalla cartina I.G.M. e anche dalla cartina Svizzera del 1963 (foglio 285 Domodossola - CNS).
Un ottimo punto di osservazione sulla Val Balm Bert per comprenderne l'orografia, è la cima del Pizzo Lazzaretto in : Valle Aperta.
Giugno 2006
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