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Ritorno a Saler...

 

 - Colloro, I Curt, La Colla, Partüs, Alpe Saler, Tracioria (cengia sul versante est), Alpe Saler, Cuàrt, sentiero Curtet - La Colla, I Curt (In tel Menic), In ti Vai, Ludo Termine, Colloro...

 Ritorno nella zona dell'Alpe Saler; pur dando priorità alle zone ancora non visitate (anche perchè non basterebbero due o tre vite per vedere tutti i luoghi meritevoli, anche solo riguardo l'Ossola e la Valsesia...), ogni tanto vale la pena ripassare da alcune zone, specie se interessanti come l'Alpe Saler e dintorni, considerando inoltre che dopo diversi anni la labile memoria certo non aiuta a rammentare le sensazioni raccolte in passato...

 Comunque come spesso accade, è possibile che tornando si trovi ancora qualcosa di nuovo, qualche piccolo particolare interessante... come in questa occasione con le tacche nella roccia per salire ai ruderi presso le grotte sopra Saler, oppure la seminascosta data (1872) incisa sul muro dell'Alpe In ti Vai...

Alpe Saler...
Alpe Saler...

 Con Andrea partiamo di buon ora da Colloro in una domenica dal meteo incerto (ultimamente sembra che anche MeteoSvizzera abbia perso un pò della sua rinomata affidabilità...) e saliamo ai Curt continuando poi lungo il sentiero (ripulito, grazie a chi ha eseguito il lavoro...) che sale alla dorsalina panoramica della Colla 1406 m. da dove si può ammirare guardando a monte, l'apparentemente impervio versante che sale verso la zona dell'Alpe Saler.

il Partüs...
il Partüs...

 Continuando presso le baite del panoramico alpeggio giungiamo alla notevole fontana (sempre piacevole da ammirare...), il sentiero prosegue in discesa affacciandosi poi al versante dove scende il rio (a monte c'è la presa d'acqua per la fontana della Colla, il relativo tubo lo si vedrà in alto salendo), alla sinistra continua il sentiero che sale al caratteristico passaggio del Partüs, in seguito il percorso in alcuni tratti diventa poco evidente, in ogni caso bisogna raggiungere il punto in cui il tubo è ancorato a un piccolo sperone roccioso, poco più avanti si passa dalla presa d'acqua per risalire sul versante opposto poggiando prima sulla sinistra e proseguendo verso una bocchetta soprastante dove la vista si apre sui prati di Saler.

verso l'Alpe Saler...
verso l'Alpe Saler...

 Dalla bocchetta raggiunta, guardando a ritroso si vede una piccola dorsalina con alcuni ruderi, si tratta del Cuàrt che raggiungeremo poi al ritorno, proseguendo per Saler scendiamo prima al rio sottostante per poi risalire i ripidi prati, se si segue il giusto percorso si passa inizialmente da una sorgente protetta da un manufatto (all'interno una bella pozza), più in alto si traversa verso le visibili costruzioni dell'Alpe Saler circa 1600 m. che si conferma uno degli alpeggi più interessanti di questo versante (ma ce sono altri degni di nota, come Vallard, La Balma, ecc...).

 Dal compatto gruppo di ruderi guardando a monte un poco verso est si vedono i ruderi della Tracioria posti presso la parete e più in alto su un cengione altri ruderi costruiti presso alcune cavità della montagna (questi ultimi fabbricati li avevo "scoperti" solo nel 2015 : Link) salendo un poco a monte di Saler si trova il sentiero che porta al canale e a Tracioria (un'altra possibilità, seguita in questa occasione, è quella di traversare in leggera discesa lungo una traccia che da Saler traversa al canale, e poi risalire il pendio erboso).

i ruderi superiori sotto la parete...
i ruderi superiori sotto la parete...

 Raggiunto il passaggio del canalino dove solitamente l'acqua è presente, per raggiungere il cengione superiore saliamo sulla destra idrografica su erba e balze rocciose trovando una piodata con alcune tacche nella roccia che permettono poi di accedere al canale in un punto favorevole (in questa occasione il tutto era bagnato e richiedeva attenzione), superato il canale si sale per poi raggiungere in breve il pianoro superiore con i ruderi costruiti presso alcune grotte poco profonde (qui proviamo anche a salire lungo una ripida cengia che però si perde sulla parete), queste erano molto probabilmente le prime costruzioni realizzate in questa zona.

 Ridiscesi al passaggio del canale passiamo dai ruderi della Tracioira e continuiamo traversando in salita il versante erboso fino ad affacciarci sul versante che guarda in direzione del Moncucco e la Colma di Premosello, qui diversi anni prima avevo notato una interessante cengia che traversa il versante in direzione nord e che avevo percorso per un tratto, in questa occasione riproviamo (magari in due si riesce a capire qualcosa in più...), ma anche stavolta arrivati a un certo punto sembra impossibile continuare senza prendersi dei rischi eccessivi, e anche la discesa verso la sottostante zone di Agaroli appare improbabile...

vista verso la Colmi...
vista verso la Colmi...

 Tornati all'Alpe Saler scendiamo lungo il percorso di salita e osservando la dorsalina di Cuàrt si notano due lievi tracce di sentiero, una arriva dal canale e l'altra sale il versante, giunti nei pressi del rio proseguiamo lungo la sinistra idrografica fino al comodo passaggio che permette di risalire il versante opposto, e giungiamo così all'Alpe Cuàrt dove si trovano alcuni piccoli ruderi (qui costruiti perchè in una posizione relativamente sicura rispetto alle slavine).

 Risaliamo il versante dove, a causa della rigogliosa vegetazione, la traccia risulta visibile solo per alcuni tratti, ma non ci sono difficoltà nella risalita (è solo fatica...) e sbuchiamo sul frequentato sentiero che scende dall'Alpe Curtet che seguiamo in discesa passando sulla ben nota cengia che riporta alla Colla.

 Ritornati ai Curt, visto l'orario ancora favorevole decidiamo di "allargare" il giro scendendo a visitare In ti Vai... raggiunte le baite poste più a ovest dei Curt (In tel Menic) seguiamo il sentiero che scende nel bosco sottostante, sentiero che attualmente è ben visibile e contrassegnato anche da bolli rossi, segni di vernice che bisogna seguire perchè più in basso si trova un'altra traccia (tagli) che porta a una zona con alcuni manufatti (foto 89), si supera un canale e si scende a In ti Vai 930 m. un interessante alpeggio immerso nel bosco sulla sinistra idrografica del Rio del Ponte.

a In ti Vai...
a In ti Vai...

 Sempre seguendo i bolli rossi continuiamo salendo in seguito a traversare sotto la cascata del rio che scende dalla Colmetta e infine si risale all'Alpe Ludo Termine, qui si può anche salire alla soprastante Curt Lùar per poi traversare a Sasso Termine, ma è più sbrigativo proseguire in piano lungo il sentiero fino a un bivio, la traccia che prosegue in piano va anch'essa a Sasso Termine, seguiamo invece il sentiero che scende e che arriva sulla stradina asfaltata che scende al ponte sul rio omonimo (sono presenti alcune scorciatoie non segnalate che permettono di evitare la stradina, in questo caso si esce presso la Cappella sulla strada poco prima di Colloro).

 Per questo giro circa 10 ore incluse soste e varie divagazioni.

 Ottobre 2024 - difficoltà E/EE.

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