- all'Alpe Saler : Percorso impegnativo...
Difficoltà EE
(Avvertenze...)
(Vedi anche : questa pagina con immagini che risalgono a diversi anni prima).
In una visita successiva ( : Link ) ho raggiunto quelle che
dovrebbero essere le prime costruzioni degli alpigiani in questa zona, alcuni ricoveri realizzati presso le grotte superiori...).
A La Colla si arriva normalmente salendo da I Curt, in questa occasione invece l'ho raggiunta salendo da Premosello via Alpetto Cornala, La Piana, Alpe Agaroli (vedi anche : questa pagina); dalla Colla si raggiunge la bella vasca in sasso per l'acqua e si segue il sentierino che traversa verso nord, uscendo dal boschetto ci si affaccia sull'aspro e affascinante versante occidentale della Cima Saler, sulla sinistra si vede il sentiero [foto 13 e 14], che sale passando dal caratteristico "buco" chiamato il Partüs...
Si sale rimanendo sempre sul versante destro idrografico del canale, all'inizio il sentiero è ancora evidente, in seguito la traccia a tratti si perde, proseguendo si vede in alto il tubo che porta l'acqua che fa da riferimento, lo si deve raggiungere nel punto in cui è ancorato ad una roccia, nella zona dove si congiungono i due riali, poi traversando sulla sinistra si raggiunge il Rio del Curtet dove c'è la presa per l'acqua. (Sulla sinistra si trova un dosso erboso su cui ci sono alcuni ruderi, si tratta del Cuàrt, raggiunto poi al ritorno).
Traversato il Rio del Curtet, si sale aggirando sulla sinistra le balze soprastanti, e poi proseguendo verso destra si continua verso un piccolo colletto in vista dei prati di Saler, superando così il tratto con le balze rocciose; si traversa il canale e poggiando sulla destra si raggiunge il dosso con il gruppo di baite dell'Alpe Saler a circa 1600 m.
Questo luogo era relativamente al sicuro dalle valanghe, mentre più a nord, costruita al riparo sotto una parete, si trova un altro alpetto chiamato la Tracioria... proseguendo sul prato verso sud dopo questi rustici, il panorama si apre anche verso la Colma di Premosello (dietro la quale spunta il Pedum), e in basso si vede La Piana.
Per la discesa, sono ritornato alla presa dell'acqua sul Rio del Curtet questa zona è chiamata la Val dal Cuàrt (guardando dall'alto il dosso soprastante il rio con i ruderi, si notava una lieve traccia tra l'erba [foto 25], che saliva, e naturalmente valeva la pena di andare a vedere...).
Scesi al Rio del Curtet si risale ripidamente il versante che porta sul dosso a circa 1520 m. dove si trovano i ruderi dei tre piccoli ricoveri del Cuàrt, una delle numerose occasioni in cui si può constatare come un tempo venivano utilizzate anche le più piccole ed impervie zone dove c'era una minima possibilità di raccogliere l'erba, per lo sfalcio o per il pascolo.
Seguendo la lieve traccia che a tratti scompare tra l'erba e la bassa vegetazione, si sale su terreno ripido giungendo alla bocchetta [foto 57], dove il sentiero che arriva dall'Alpe Curtet (salendo, in alto sulla destra si vede la famosa scala...), scende sul versante opposto per raggiungere la cengia che riporta a La Colla.
Questo percorso era quello seguito un tempo dalle mucche per andare all'Alpe Saler... naturalmente i bovini a differenza delle capre, non potevano muoversi su terreni troppo impervi, e appunto questo percorso era, alla fine, quello meno pericoloso per raggiungere l'Alpe Saler, le mucche dovevano naturalmente passare prima sulla cengia che traversa dalla Colla, e in quel tratto ogni animale era accompagnato una persona, perchè lasciare due o più animali assieme su quella cengia era pericoloso dato che potevano magari toccarsi o fare movimenti bruschi, facendo così cadere qualche animale nel vuoto...
Giugno 2014
immagini ↑→