Questa pianta perenne di grandi dimensioni è certamente una delle più conosciute dai frequentatori della montagna, la si trova abitualmente nei dintorni degli alpeggi dove cresce rigogliosa sul terreno dove in passato stazionava il bestiame che ha reso il terreno saturo di composti nitrici e ammoniacali; situazione che, con il riciclo dei residui vegetativi restituiti al terreno dalle piante che li utilizzano (come il lavazz), permette che questa situazione perduri nel tempo anche dopo decenni di abbandono dei pascoli.
La pianta può essere alta anche più di un metro, il fusto è eretto e ramificato in alto, le grosse foglie hanno il margine ondulato e, quando non sono più giovani, hanno il peduncolo arrossato.
All'apice dei fusti si trova l'infiorescenza a forma di pannocchia dal colore verde-rossastro, fiorisce da giugno ad agosto.
La pianta ha proprietà diuretiche e lassative, le foglie sono commestibili, preferibilmente usate cotte come gli spinaci, ma da consumare in piccole quantità e sconsigliate a chi soffre di artriti e reumatismi...